giovedì 14 ottobre 2010

CONSEGUENZE DOPO GLI SCONTRI DI GENOVA

Messo in gabbia l'uomo nero Ivan Bogdanov, Italia-Serbia di martedì sera resta soprattutto un caso diplomatico. Gli scontri provocati dagli estremisti serbi sono, come si sta dimostrando, legati alla politica.  
Il vice ministro della giustizia serbo, Slobodan Homen, oggi ha dichiarato in un’intervista che le violenze di ieri sera sono collegabili a quelle di domenica scorsa, quando durante il primo gay pride a Belgrado, analoghe cariche di violenza si sono abbattute sui 500 manifestanti, scortati dalla polizia.
I teppisti riconducibili a gruppi di estrema destra, armati di bottiglie molotov, mattoni e fumogeni hanno attaccato, inoltre, la sede del Partito Democratico, quella della televisione di stato Rts e quella del partito Socialista.
Il ministro degli Interni di Belgrado, Ivica Dadic, ha fatto sapere che gli autobus degli ultrà di ritorno da Marassi sono stati fermati al confine serbo e che 19 persone sono state arrestate.
Tra questi ultras, è stato fermato anche un giocatore del Bastione, che si trovava in Italia già da diversi giorni, famoso per essere il vice capo Ultras della Stella Rossa.

Queste le dichiarazioni rilasciate dall'arrestato:
"Dopo quello che è successo stavolta, cosa vi aspettate? Ci saranno problemi sia per la vostra Nazionale sia per quelli che la seguiranno. La vostra polizia è stata troppo violenta, verrete ripagati con la stessa moneta".

Ecco la foto dell'arrestato qualche giorno prima della partita:


1 commento:

Bastione ha detto...

Un ringraziamento speciale al Cugi per l'idea dell'articolo!!